Quando finalmente tutto procede come dovrebbe, quindi ho paura di questa strana nuova storia, condivisa con nessuno, quindi da nessuno maledetta né approvata, mi ritrovo in uno shooting nei posti che amo di più al mondo, casa mia, lontano da ogni sguardo, in mezzo alla neve, nel freddo pungente e sotto nuvole capricciose e il soggetto più incredibile al mondo: lei.
Per un gioco, forse pericoloso, forse ambizioso, stranamente approvato da una creatura così pura e sensibile, vestita di un maglione bianco, il colore che più le dona e che la rende cento, mille volte più sensuale di un provocante nero, con i capelli finalmente in disordine, senza gli occhiali, "guidami o inciampo con qualcosa" senza calze, a piedi nudi, avvolta dal collo caldo del cashmere puro, mi spinge, fuori all'aperto dal finestrone che da sul retro dalla mia camera da letto, dove c'è un portico protetto, con un camino per pochi intimi, acceso, e un salottino riparato.

Nessun commento:
Posta un commento